(in ebraico
Mika'el: chi è come Dio?). Nella Bibbia, nome di un
principe degli angeli. Nella tradizione cristiana, uno dei tre arcangeli, il
capo degli angeli buoni che lottano contro le forze del male, al quale la Chiesa
cattolica ha, da tempo immemorabile, riservato un culto particolare. Nell'Antico
Testamento
M. ricorre tre volte nel
Libro di Daniele (10, 13; 10,
21; 12, 1), in cui compare come capo supremo dell'esercito celeste, in difesa
del popolo di Israele. Nel Nuovo Testamento il suo nome è presente
nell'
Apocalisse (12, 7-8) dove, come protagonista della lotta con il
Dragone, sconfigge le potenze del male, e nella
Lettera di san Giuda (9),
in cui si accenna a una lotta tra
M. e il diavolo, a proposito del
cadavere di Mosè. La figura dell'arcangelo
M., tuttavia, gode di
grande popolarità soprattutto nella tradizione extracanonica e nella
letteratura apocrifa, come pure nella letteratura midrashica, nelle correnti
mistiche dell'Ebraismo e nella Cabala. Nel
Libro di Enoch è
annoverato tra i quattro arcangeli della tradizione ebraica (
Primo libro di
Enoch 9, 1) ed è incaricato di eseguire la punizione degli angeli
caduti (
Primo libro di Enoch 10, 11 seguenti). Nella letteratura
rabbinica
M. è uno degli arcangeli assistenti al trono di Dio,
mentre in quella essenica di Qumran dirige la grande battaglia escatologica
contro il male insieme con gli angeli fedeli. Tra le prerogative attribuite
all'arcangelo c'è quella di accompagnare le anime dei defunti nel mondo
ultraterreno e di difenderle contro le insidie del diavolo:
M. conserva
questa funzione di psicopompo sia nel Giudaismo, sia nel Cristianesimo. Il culto
di
M., antichissimo nella Chiesa greca, armena e copta, è stato
introdotto in Occidente per influsso bizantino. Una tarda leggenda identifica
M. con l'angelo apparso a Gregorio Magno durante la peste del 590 sulla
Mole Adriana, donde il nome di Castel Sant'Angelo. Numerosi sono i santuari
dedicati a questa figura angelica anche in altri luoghi d'Europa, generalmente
legati a sue apparizioni: i più celebri sono il monastero di
Mont-Saint-Michel in Normandia, la Sagra di San Michele posta all'imbocco della
Val di Susa in Piemonte e il santuario di Sant'Angelo sul Gargano, costruito
sulla grotta in cui
M. avrebbe fatto una delle sue apparizioni, a ricordo
della vittoria riportata dai Longobardi sui Saraceni nel 663. Festa: 8 maggio e
29 settembre. • Icon. - Nella tradizione iconografica cristiana
M.
è raffigurato in origine con veste bianca, come nunzio o guardia del
Paradiso, poi con l'armatura e la spada sguainata contro Satana, talvolta con la
bilancia di cui si serve per pesare le anime dei defunti.